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Il Tribunale di Bologna apre la procedura liquidatoria a favore di un uomo in difficoltà lavorative, che assisteva la sorella malata

Il problema finanziario dell’uomo nasceva nel 2008, quando a causa della crisi economica perdeva l’unica fonte di reddito che gli permetteva di sostenere la propria famiglia, in quanto la compagna non aveva un’occupazione.

Ma vi è di più, la madre del debitore -anch’essa rimasta senza lavoro- si trasferiva in città per tentare di trovare un impiego. Nel frattempo, il cliente dell’Avv. Marini, già provato dalla propria situazione economica, si trovava costretto ad aiutare economicamente la madre.

L’uomo, sommerso dai debiti contratti per poter far fronte alle spese ordinarie, continuava incessantemente  a ricercare una posizione lavorativa, tuttavia, i lavori che si trovava a svolgere erano perlopiù contratti a tempo determinato, poco stabili dal punto di vista temporale ed economicamente poco remunerativi.

Con il passare degli anni, il debitore si trovava a far fronte a nuove problematiche: la sorella, appena dopo il parto, veniva colpita da una grave ischemia con conseguente paralisi di una parte del corpo. Gli anziani genitori del debitore dovevano occuparsi della neonata e pertanto il cliente dell’Avv. Marini doveva far fronte alle esigenze della sorella trasferendosi – per tale esigenza – a Cosenza.

Nel 2015, visto il miglioramento delle condizioni della sorella, il cliente dell’Avv. Marini decideva di tornare a Bologna e contestualmente trovava un impiego più redditizio che tuttavia non gli consentiva di ripianare i debiti contratti durante il periodo di fermo lavorativo. I creditori, visto lo stato di insolvenza, provvedevano a pignorare lo stipendio. Con la pandemia, il debitore, perdeva nuovamente il lavoro. Ma il cliente non si è dato per vinto e quindi riusciva nell’arco di qualche mese a trovare un impiego soddisfacente, sia dal punto di vista delle mansioni sia dal punto di vista economico.

Il monte debitorio, però, era oramai pari ad € 175.000,00 (solo con Agenzia delle Entrate Riscossione il debito era di € 150.000,00).

Il cliente si rivolgeva quindi all’Avv. Matteo Marini, il quale approfondita la posizione, valutava di procedere con la liquidazione del patrimonio

Nella procedura liquidatoria, della durata di 4 anni il debitore metteva a disposizione dei creditori

  • una provvista liquida mensile da € 650,00, per un totale di € 31.200,00.

Trascorsi quattro anni dall’apertura della procedura di liquidazione, nel rispetto delle disposizioni di legge, il cliente potranno chiedere ed ottenere l’esdebitazione, ovvero la liberazione dai debiti non soddisfatti dalla procedura liquidatoria.

 

Clicca qui per leggere il provvedimento: Tribunale di Bologna – 21.05.21