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Brescia, Tribunale approva procedura liquidatoria per un operaio separato con un figlio

Aveva un’esecuzione immobiliare in corso ed è stato costretto ad andare a vivere con il figlio in un immobile in affitto.

Questa storia di debiti vede protagonista un uomo, operaio di una nota fabbrica d’armi della Valtrompia, separato che convive con il figlio.

Perché sovraindebitato?

L’uomo negli anni aveva stipulato diversi finanziamenti per fronteggiare le spese straordinarie che si presentavano, nonché per il pagamento degli alimenti alla ex moglie.

Come agiscono i creditori?

I creditori nel tempo promuovevano l’azione esecutiva immobiliare sulla casa di proprietà e residenza dell’uomo, ma al contempo aggredivano anche lo stipendio dello stesso. Il salario mensile del cliente dell’Avv. Matteo Marini, infatti, subiva già una cessione e un pignoramento del quinto.

Quanti i debiti accumulati?

Il debito totale è di circa € 115.000,00!

Cosa fa oggi?

L’uomo è rimasto dipendente a tempo indeterminato per l’azienda di armi presso la quale ha sempre prestato la propria attività lavorativa.

Quale procedura di sovraindebitamento?

La liquidazione del patrimonio (una delle procedure previste dalla Legge 3/2012).

Cosa viene messo a disposizione dei creditori?

Nella procedura liquidatoria, quindi, viene messa a disposizione dei creditori:

  • Il ricavato dalla vendita dell’immobile di proprietà e oggetto di esecuzione immobiliare;
  • Una provvista mensile di 350,00 euro per quattro anni (complessivi euro 16.800,00);
  • L’uomo NON dovrà mettere a disposizione dei creditori la propria automobile, in quanto il valore della vendita sarebbe di importi pressoché nulli.

Un risultato che, grazie all’aiuto dello studio legale dell’Avvocato Matteo Marini permetterà all’uomo di lasciarsi alle spalle lo spettro dei debiti e finita la liquidazione del patrimonio richiedere l’esdebitazione e quindi la cancellazione di quanto non integralmente soddisfatto.

 

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