La cliente ha una storia difficile alle spalle.
Circa dieci anni fa ha subito l’allontanamento dalla casa familiare da parte del marito che non ha più contribuito in alcun modo alle spese.
Ottenuta la sua quota dell’immobile, con la sentenza di divorzio del 2015, è rimasto comunque a suo carico il mutuo ipotecario, formalmente intestato ad entrambi gli ex coniugi. Altre disavventure nel tempo – perdita di lavoro nel 2011 e un intervento chirurgico nel 2015 – hanno portato al dissesto economico irreversibile fino alla procedura esecutiva pendente sull’immobile.
Il risultato ottenuto è dei più soddisfacenti per l’ Matteo Marini infatti da un debito di partenza di circa € 200.000,00 si è arrivati a “destinare alla procedura”, che avrà la durata di 4 anni soltanto
- l’unico immobile di sua proprietà ovvero il ricavato della vendita forzata dell’immobile (essendo pendente la procedura esecutiva immobiliare);
- una provvista di € 100,00 al mese per 4 anni.
Ma vi è di più. È stato concesso alla donna il proseguimento della sua attività di impresa permettendole di rimanere titolare della sua ditta individuale sia in quanto unica fonte di reddito sia perché parte di tale reddito verrà destinata alla procedura.