Oggi vi raccontiamo la storia di una donna, ex imprenditrice nel settore dell’abbigliamento per l’infanzia, che negli anni accumulava – anche per ragioni di salute – circa € 620.000,00 di debiti.
La donna era titolare dal 1984 di un negozio di abbigliamento e articoli per bambini, causa la crisi economica, la concorrenza e l’e-commerce, gli incassi – che fino al 2007 erano ottimi – subivano un drastico calo. Alla situazione economica devono aggiungersi i gravi problemi di salute che colpivano la cliente dell’Avv. Marini e la perdita del caro padre. Per far fronte alla gestione delle spese ordinarie e straordinarie si vedeva costretta ad utilizzare i risparmi accantonati e al contempo ricorrere al credito.
Al monte debitorio oramai accumulato con Banche, finanziarie e fornitori si aggiungeva anche Agenzia delle Entrate. Oramai diventava chiaro, il negozio doveva chiudere! E così nel dicembre 2020 la sig.ra decideva di porre fine alla propria attività imprenditoriale.
Tuttavia, nonostante la cessazione della p.iva i problemi economici non scomparivano. I creditori, infatti, iniziavano le azioni esecutive sull’immobile posto a garanzia, per il recupero del credito.
La donna, quindi, estenuata dalla difficile situazione creatasi, comprendendo che una via d’uscita era difficile da trovare senza l’aiuto di un professionista, decideva di rivolgersi all’Avv. Matteo Marini, il quale a fronte dello studio e dell’analisi della documentazione fornita decideva di consigliare la liquidazione controllata del sovraindebitato (secondo il nuovo codice della crisi entrato in vigore dal 15.7.2022 – ex liquidazione).
La cliente ha quindi messo a disposizione della procedura liquidatoria di:
- un’autovettura del valore di circa 1.000,00 euro;
- beni immobili (già in asta) del valore stimato di realizzo per circa € 250.000,00 euro;
- provvista mensile – fornita da un terzo – di € 100,00 mensili per 48 rate, ovvero la durata dalla procedura.
All’esito favorevole della procedura di liquidazione controllata, la donna potrà di diritto a seguito del decreto di chiusura della procedura – ovvero senza apposito ricorso – essere dichiarata esdebitata con decreto motivato dal Tribunale competente. Grazie a tale provvedimento, potrà liberarsi dai debiti contratti e non soddisfatti in procedura.
Clicca qui per leggere il provvedimento: Brescia – 05.06.23